Francesco Fieni nasce a Bari il 9 giugno 1978.
Disegnatore assiduo ed eclettico sin dalla tenera età, apprende i rudimenti del disegno e le prime tecniche pittoriche a tempera e olio dal padre Giuseppe Fieni, pittore paesaggista. Sin da piccolo, è raro vederlo senza foglio e matita in mano. Durante le scuole medie, si distingue vincendo un concorso nazionale a tema artistico, indetto dalla RAI. Tuttavia, viene indirizzato verso studi classici piuttosto che il Liceo Artistico. Dopo i primi due anni di Ginnasio, si trasferisce per scelte familiari in Toscana, precisamente a Pistoia, dove continua il Liceo e diventa un toscano di adozione, stabilendosi nella Valdinievole, dove vive e lavora tutt’ora.
Conclusi gli studi umanistici, decide di frequentare la facoltà di Giurisprudenza a Firenze, senza però perseverare. Profondamente legato alla composizione poetica, scrive numerose poesie, tuttora inedite. Personalità poliedrica e affascinata dalle nuove tecnologie, nei primi anni duemila si dedica ai blog, dirigendone due con successo.
Spinto dall’ambiente familiare, accetta un impiego in Poste Italiane e in pochi anni diviene uno dei più giovani consulenti finanziari dell’azienda, ottenendo evidenti profitti e meriti. Nonostante la passione per l’arte sembri sopita, un incontro con un cliente, professore d’arte, e il successivo invito alla mostra di Lando Landini, artista pistoiese, risvegliano in lui un ritorno alle origini. Lo stile essenziale ed ermetico dei disegni di Landini, con il loro tratto ruvido senza fronzoli, fanno scaturire in lui un rinnovato interesse per l’arte.
Inizia una stagione tormentata della sua vita, riprendendo con veemenza a disegnare e dedicando ore alla pittura ad olio. Frequenta per qualche mese la scuola d’arte “Bottega Dell’Arcimboldo” a Firenze, sotto la guida del maestro Domenico Mileto. La frequentazione di giovani pittori contemporanei e l’ambiente fiorentino, denso di arte ad ogni angolo, sono per lui una grande fonte di ispirazione.
L’ambiente postale non valorizza le sue doti artistiche, così decide di cambiare lavoro. Diventa lavoratore autonomo, prima come agente di commercio e poi come web designer e social media manager, specializzandosi in e-commerce. Tuttavia, il pensiero di dedicare tutta la sua vita all’arte rimane costante. Realizzare commissioni di ritratti non riesce più a placare la sua sete di immergersi nella pittura. Per lui, l’arte è catarsi ed equilibrio interiore, ricerca e speculazione interiore.
La decisione di “lasciare tutto” e dedicarsi alla vita d’artista diventa inevitabile.
“Ora sono in sintonia profonda con me stesso, con il mio io interiore, e con il presente verso un futuro meno nebuloso. Ora mi dedico a quello per cui sono nato: non solo la pittura ma ogni aspetto creativo dell’esistenza”.
Francesco Fieni nasce a Bari il 9 giugno 1978.
Disegnatore assiduo ed eclettico sin dalla tenera età, apprende i rudimenti del disegno e le prime tecniche pittoriche a tempera e olio dal padre Giuseppe Fieni, pittore paesaggista. Sin da piccolo, è raro vederlo senza foglio e matita in mano. Durante le scuole medie, si distingue vincendo un concorso nazionale a tema artistico, indetto dalla RAI. Tuttavia, viene indirizzato verso studi classici piuttosto che il Liceo Artistico. Dopo i primi due anni di Ginnasio, si trasferisce per scelte familiari in Toscana, precisamente a Pistoia, dove continua il Liceo e diventa un toscano di adozione, stabilendosi nella Valdinievole, dove vive e lavora tutt’ora.
Conclusi gli studi umanistici, decide di frequentare la facoltà di Giurisprudenza a Firenze, senza però perseverare. Profondamente legato alla composizione poetica, scrive numerose poesie, tuttora inedite. Personalità poliedrica e affascinata dalle nuove tecnologie, nei primi anni duemila si dedica ai blog, dirigendone due con successo.
Spinto dall’ambiente familiare, accetta un impiego in Poste Italiane e in pochi anni diviene uno dei più giovani consulenti finanziari dell’azienda, ottenendo evidenti profitti e meriti. Nonostante la passione per l’arte sembri sopita, un incontro con un cliente, professore d’arte, e il successivo invito alla mostra di Lando Landini, artista pistoiese, risvegliano in lui un ritorno alle origini. Lo stile essenziale ed ermetico dei disegni di Landini, con il loro tratto ruvido senza fronzoli, fanno scaturire in lui un rinnovato interesse per l’arte.
Inizia una stagione tormentata della sua vita, riprendendo con veemenza a disegnare e dedicando ore alla pittura ad olio. Frequenta per qualche mese la scuola d’arte “Bottega Dell’Arcimboldo” a Firenze, sotto la guida del maestro Domenico Mileto. La frequentazione di giovani pittori contemporanei e l’ambiente fiorentino, denso di arte ad ogni angolo, sono per lui una grande fonte di ispirazione.
L’ambiente postale non valorizza le sue doti artistiche, così decide di cambiare lavoro. Diventa lavoratore autonomo, prima come agente di commercio e poi come web designer e social media manager, specializzandosi in e-commerce. Tuttavia, il pensiero di dedicare tutta la sua vita all’arte rimane costante. Realizzare commissioni di ritratti non riesce più a placare la sua sete di immergersi nella pittura. Per lui, l’arte è catarsi ed equilibrio interiore, ricerca e speculazione interiore.
La decisione di “lasciare tutto” e dedicarsi alla vita d’artista diventa inevitabile.
“Ora sono in sintonia profonda con me stesso, con il mio io interiore, e con il presente verso un futuro meno nebuloso. Ora mi dedico a quello per cui sono nato: non solo la pittura ma ogni aspetto creativo dell’esistenza”.